Tricoderma , un alleato prezioso per la lotta ai funghi patogeni
Il funghi appartenenti al genere Trichoderma sono Ascomiceti (ord. Hypocreales) presenti ed attivi in natura ed agiscono come antagonisti di diversi funghi patogeni delle colture, in particolare tellurici. Essi hanno una distribuzione geografica cosmopolita e sono considerati tra i principali componenti della microflora del suolo. Si sviluppano in modo ottimale con valori termici attorno ai 25°C e si mantengono attivi in un intervallo compreso tra 10 e oltre 30°C (esistono però ceppi attivi a temperature vicine allo 0 o superiori a 35°C). I funghi del genere Trichoderma sono considerati tra i pochi casi di applicazione pratica in campo per il controllo di talune avversità fungine del terreno. I funghi antagonisti, dopo l’applicazione, colonizzano il terreno e le radici delle colture sottraendo spazio ed elementi nutritivi ai funghi patogeni o parassitizzandoli. Tutti i formulati contenenti ceppi di T. harzianum, T. asperellum e T. gamsii sono stati registrati per applicazioni al terreno per il controllo di diversi patogeni di alcune colture. Ogni specie e ceppo di Trichoderma ha una sua efficacia selettiva in funzione della coltura, del patogeno da controllare e dell’ambiente. Il terreno gioca un ruolo fondamentale: ad esempio un ceppo può agire contro Phytium spp. e crescere in un suolo a basse temperature, mentre un altro può contenere efficacemente Rhizoctonia spp. e colonizzare l’intero capillizio radicale. Autorizzato in agricoltura biologica
Spettro d’azione
La maggior parte dei prodotti in commercio in Italia sono impiegabili contro le malattie del terreno Phytium spp., Phytophthora spp., Fusarium spp., Rhizoctonia spp., Sclerotinia spp., Thielaviopsis basicola, Sclerotium rolfsii, Verticillium spp.
Non ha azione curativa, quindi in caso di infezioni in corso non consente di ottenere effetti benefici sulle colture. Le modalità di azione del genere Trichoderma sono complesse e differiscono a seconda del ceppo, della specie, del patogeno e della coltura: il principale modo di azione avviene tramite l’insediamento nella rizosfera (ecosistema complesso in cui si sviluppano le radici) e il suo sviluppo può costituire una “barriera” all’attacco dei patogeni tellurici si moltiplica seguendo l’accrescimento delle radici (almeno per alcuni ceppi) di cui utilizza gli essudati produce enzimi chitinolitici in grado di interagire, arrecando danni irreparabili, con le pareti cellulari dei funghi patogeni i conidi di Trichoderma che germinano sulla superficie del vegetale prima di quelli del fungo parassita, sfruttano per primi le risorse nutritive disponibili e creano condizioni sfavorevoli allo sviluppo dei patogeni che, nelle prime fasi del ciclo, vivono come saprofiti (es: Botrite). L’antagonista applicato per contrastare i funghi che attaccano l’apparato radicale, si moltiplica, almeno per alcuni ceppi, seguendo l’accrescimento delle radici di cui utilizza gli essudati.
Fitotossicità
Al momento non conosciuta
Compatibilità con altri prodotti fitosanitari
E’ preferibile applicare il prodotto da solo e comunque a distanza di almeno 7- 10 giorni dall’applicazione di fungicidi controllare la compatibilità con insetticidi, fungicidi ed erbicidi indicati in ogni etichetta
Modalità di applicazione
Il prodotto non ha azione curativa, di conseguenza in caso di infezioni in corso il prodotto non consente di ottenere effetti benefici sulle colture è importante applicare il prodotto prima che i funghi patogeni siano insediati applicare il prodotto con temperatura del terreno di almeno di 10°C su terreni secchi si consiglia di intervenire con una leggera irrigazione in terreni particolarmente poveri di sostanza organica (< 1%) si consiglia di miscelare il prodotto ad un fertilizzante fluido ricco di sostanza organica il prodotto può essere applicato attraverso gli impianti di fertirrigazione in miscela con i piu’ comuni fertilizzanti controllare le dosi e le modalità di applicazione indicate in etichetta.
A cosa fare attenzione:
Eseguire l’intervento nelle ore serali e incorporare nel giro di qualche ora il prodotto nel terreno (se non applicato per fertirrigazione)
Assicurarsi che la confezione commerciale sia stata correttamente conservata secondo le indicazioni riportate dall’etichetta di ogni singolo prodotto.
Fare attenzione alle miscele con fungicidi; solo alcuni principi attivi sono selettivi. Consultare le tabelle di selettività fornite dal produttore.
Fonte : Servizio Fitosanitario Regione Emilia Romagna
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